lunedì, 20 Febbraio 2023 / Pubblicato il Curiosità

Riuscire a trovare quella persona che ti completa nella vita non è mai facile perché ogni giorno bisogna investire, valorizzare e nutrire questa Terza Entità che si chiama “Coppia”. Potremmo sintetizzarlo con questa operazione matematica: Io + Te = La Nostra Coppia!

All’inizio sembra tutto molto semplice e passionale ma più i due individui si conoscono più la Coppia inizia a sentire qualche fatica, e a volte queste fatiche sono legate anche a dei Tabù che allontanano i rispettivi partner.

Nessuno ci insegna a vivere in modo funzionale “la vita di coppia” però possiamo usufruire dell’eredità che ci arriva dai nostri genitori o dai nostri nonni.

Un primo tabù che le coppie possono riscontrare fin da subito è legato alla sfera sessuale: la coppia dovrebbe vivere la propria intimità e complicità senza vergogna o imbarazzo. Se nel nostro passato non c’è stata una buona educazione alla sessualità, una cura al proprio corpo con la quale abbiamo potuto conoscerlo e scoprirlo, una libertà di gesti e di movimenti in questo caso potremmo iniziare a vivere delle grandi difficoltà sotto le lenzuola. È bene parlarne, anche se a volte c’è un po’ di ‘goffaggine’ nel farlo; provateci comunque, a sciogliere durezze che con il tempo potrebbero diventare rigidità impossibili da smuovere.

Un altro grande tabù è ‘il parlare di soldi’ (cit. è noioso! Dai, non è carino! Ah, io non ci capisco niente!) e soprattutto, gestirli bene in una coppia. Sembra che molte delle discussioni che avvengono in una relazione sia proprio legata ai soldi: per esempio, se c’è una differenza di guadagno, se viene utilizzata con troppa facilità la carta di credito, se bisogna essere conformi ad altre coppie che si frequentano, se non si considera l’ambiente dove siamo cresciuti o se uno dei due non lavora, troveremo coppie in continuo conflitto. Qui diventa importantissimo non solo parlarne con calma e tranquillità ma saper organizzare un piano di spese, di priorità e di imprevisti.

Succede anche che in alcune coppie è difficile parlare delle proprie origini, delle proprie radici perché sembrano scivolare nella paura che l’altro/a lo/la possa giudicare. Ed ecco qua un nuovo tabù: raccontare di un proprio passato difficile e complicato non permette alla relazione di essere libera, sincera, di rispettarsi e di sostenersi provocando poi nel tempo dei contrasti, delle incomprensioni accentuando ancora di più la difficoltà di comunicazione. Ogni individuo porta dentro di sé una propria storia personale che è necessario condividere in una coppia, anche con le proprie fragilità senza che la paura ci paralizzi.

Altro argomento difficile è essere ‘un partner comprensivo, sensibile e attento’: a volte nelle coppie questi aggettivi devono essere parte integrante nella scelta del partner, ma può succedere che uno dei due non mostri così a fondo queste caratteristiche. Le motivazioni possono essere tante e diverse: da un carattere più complesso a un vissuto più difficile, da una personalità poco strutturata ad una cultura diversa dalla nostra. Il più delle volte capita che queste coppie si lascino senza alla base capire che è questo il vero motivo del loro malessere. Una volta consapevolizzata questa mancanza la nuova coppia potrà darsi la possibilità di lavorarci.

In ultimo, non si può non accennare alla ‘paura dell’EX’: da qui nascono film che ci raccontano come alcune coppie siano in grande difficoltà sul tema dell’Ex, soprattutto quando sbadatamente si nomina il suo nome, oppure quando si fanno volutamente paragoni, o ancora quando foto o messaggi archiviati nel cellulare richiamano quei ricordi. Se le coppie nascono dopo il periodo adolescenziale è normale avere delle ex relazioni, ma perché è così difficile accettarlo? Forse perché non riusciamo ad allontanare il pensiero che quella persona possa ritornare nella vita del nostro compagno o della nostra compagna. Il nostro obiettivo non è identificarci con l’Ex ma valorizzare la nostra personalità, e che questa possa fondersi con quella del nostro partner.

Affrontare questi e altri tabù permetterebbe alla coppia di sentirsi (sento che c’è qualcosa che non mi fa stare bene!), ascoltarsi (ho bisogno di parlarti!) e comprendersi (ora possiamo ripartire da qui!).

martedì, 30 Agosto 2022 / Pubblicato il Curiosità
Molto spesso non riusciamo a comprendere gli adolescenti che gravitano intorno a noi, soprattutto quando questi ultimi sono i nostri figli!
Probabilmente la maggior parte di chi sta leggendo questo articolo, si sarà appassionata come me, ad una serie tv su Netflix che racconta la vita di ragazzini degli anni ’80: la mia fanciullezza!
Guardare Stranger Things, per gli adulti di oggi nati negli anni ’80, è come rivivere una parte importante della nostra vita che può essere raccontata ai nostri figli, trovando con loro una connessione con i tempi moderni!
Per i giovani di oggi, nati da madri e padri che quegli anni li hanno vissuti, è conoscere un po’ di più i propri genitori!
Ed è questo che vorrei raccontarvi in questo articolo.
Più io sono connesso a ciò che sono stato nel mio passato più è facile comunicare, connettersi, farsi comprendere da chi vive quella stessa età, ma in un mondo diverso, per certi versi anche più evoluto.
Perchè guardare questa serie insieme: Adulti e Adolescenti?
– perché i ragazzini in bicicletta richiamano le estati di grandi compagnie che sapevano ritrovarsi nel solito posto senza l’uso di un cellulare e possiamo raccontare a loro che ce la facevamo, senza svalutare il digitale; e non possiamo fare a meno di non pensare a Spielberg e al suo ‘E.T.’ o al capolavoro di ‘Stand by me – Ricordo di un’estate’
– perché mostra la nascita dei primi ‘Blockbuster’ e a come fosse bello ed emozionante andare a scegliere il film per la serata in famiglia….
– perché le influenze come ‘Nightmare‘ di Wes Craven e del mio amato Stephen King con il suo ‘IT’ ci riportano a quei film horror che un tempo ci terrorizzavano e della costante battaglia contro le proprie fragilità….
– perché torna il valore fondamentale dell’Amicizia con citazioni dello straordinario capolavoro dei ‘Goonies‘ e della dolorosa necessità di diventare grandi….
– perché il gioco di “Dungeons & Dragons” riaccende quel periodo della nostra infanzia come un periodo in cui la facevano da padrone i giochi in scatola e i giochi di ruolo, perdendo la cognizione del tempo, stimolando il coraggio e gli strumenti per aiutare gli amici in difficoltà riconoscendone il bisogno…..
– perché c’è l’ingresso di una parentesi importante come la Geopolitica: il conflitto tra USA e la Russia. Ricordo ancora le cartine geografiche appese nelle nostre aule scolatiche con quella scritta URSS….
– perché quelle note musicali che accompagnano la Serie ci riportano agli amori difficili, alle grandi compagnie, alla musica ascoltata nei vecchi ‘walkman’: un emotivo e un narrativo potentissimo…..
Insomma ci sarebbe davvero tanto ancora da scrivere ma io consiglio di guardare insieme ai vostri figli preadolescenti e adolescenti questa serie, come altri film che richiamano la vostra gioventù.
Ragazzi e ragazze che vi siete soffermati sulla mia pagina e siete stati catturati dalla lettura di questo articolo, a voi chiedo di sedervi accanto ai vostri genitori, agli adulti ai quali fate riferimento e raccontarvi attraverso canzoni, film, serie tv, libri, poesie che vi raccontano perchè gli anni dell’adolescenza, seppur diversi, hanno in comune identità confuse, grandi dubbi e il timore di non essere accettati: in questo modo riuscirete a ridurre le incomprensioni e l’incapacità di comunicazione tra differenti generazioni.
venerdì, 29 Luglio 2022 / Pubblicato il Curiosità
masturbazione infantile

Diversi genitori mi dicono che molte delle volte sono disturbati e intimoriti da ciò che il bambino riesce a scoprire ogni giorno sul proprio corpo, come per esempio toccarsi il ‘pisellino’.

CARE MAMME e PAPA’ TUTTO SEGUE IL NATURALE DECORSO!

Non dobbiamo pensare che il modo di toccarsi di un bambino è da paragonare al modo di toccarsi che ha un adulto o un adolescente.

I bambini e le bambine si autoesplorano già da piccolissimi per scoprire quali sensazioni possono riceverne, a questa età è del tutto naturale, e possiamo definirla come Masturbazione Infantile o Auto-stimolazione.

Nei bambini piccoli la masturbazione ha una funzione conoscitiva del proprio corpo e della complessità delle zone genitali. La masturbazione è un atto privato che può essere agito in privato.

I genitori dovrebbero assecondarla come una normale tappa dello sviluppo della conoscenza e dell’utilizzo dei genitali.

Conoscersi, conoscere il proprio corpo, conoscere cosa sentiamo, essere liberi di sperimentare, conoscere ciò che ci piace e cosa non ci piace è fondamentale.

Nella prima infanzia l’esplorazione del corpo e dei genitali ha una funzione conoscitiva. In questa fase ci può essere la stimolazione ripetuta dell’area genitale che provoca piacere ma non ha alcuna finalità sessuale. Prima della pubertà tutto è spento!

Succede, a volte, di osservare il pene del bambino in erezione, e molti piccolini te lo sanno raccontare con naturalezza attraverso frasi buffe e divertenti, che ci strappano un sorriso.

A volte i neonati hanno delle erezioni quando vengono cambiati o si bagnano, e questo è anche dato dal contatto e dalle carezze della mamma e del papà.

Ciò che è importante in questa scoperta è non impedirglielo, stando attenti ad ogni minima sfumatura delle nostre emozioni che potranno percepire come “un fare sbagliato”.

  • Se di fronte a gesti di auto-stimolazione del bambino ci mostreremo imbarazzati il piccolino li assocerà all’imbarazzo della masturbazione che a sua volta lascerà posto alla vergogna del proprio corpo: “questo piacere che sto provando non piace ai miei genitori e si vergognano di me!”
  • Se di fronte a gesti di auto-stimolazione del bambino ci mostreremo irritati il piccolino assocerà la nostra rabbia alla masturbazione, quindi la eviterà o la farà di nascosto: “questa cosa è grave perché fa arrabbiare i miei genitori!”
  • Se rincareremo la dose, disapprovando, il bambino si isolerà provando senso di colpa e si chiuderà ancora di più: “non mi sento riconosciuto e visto ma disprezzato, non voglio più andare dalla mamma e dal papà!”
  • Se commenteremo pubblicamente, richiamando l’attenzione al bambino sarà chiaro cosa potrà fare in pubblico e cosa appartiene al privato: “mamma ho tirato giù i pantaloni davanti agli altri bambini e loro hanno riso di me!”

Affrontare queste tematiche con i bambini è importante per sviluppare al meglio le capacità del bambino: i bambini sono infinitamente curiosi e per ogni cosa ci chiederanno cosa significa e come è potuta accadere. Cerchiamo di raccontare sempre il vero e se non ne saremo capaci chiediamo un sostegno per essere dei genitori efficaci.

giovedì, 28 Luglio 2022 / Pubblicato il Curiosità

Molte delle mie pazienti arrivano a raccontarmi del loro Ciclo Mestruale così doloroso ma anche così ‘normale’.

Spesso sentono da amiche, madri, sorelle e, a volte, medici che non conoscono davvero il problema che bisogna soffrire “perché la natura ci ha fatte così”!

NO NO E ANCORA NO……SMETTIAMOLA DI NORMALIZZARE

CIO’ CHE NON E’ NORMALE!

Facciamo un po’ di chiarezza: il Ciclo Mestruale non sono le Mestruazioni (cioè gli ovuli che arrivano all’utero senza essere fecondati, attivano il sanguinamento).

Il Ciclo Mestruale comprende 4 fasi e una di queste è la fase delle Mestruazioni, mentre le altre 3 fasi sono la Fase Follicolare (che è la prima fase del ciclo e che comincia il primo giorno di Ciclo Mestruale terminando con l’Ovulazione), l’Ovulazione (cioè il momento del Ciclo Mestruale in cui le ovaie espellono un ovulo maturo verso le Tube di Falloppio) e la Fase Luteale (che inizia con l’Ovulazione e termina con l’inizio delle Mestruazioni).

E il nostro Ciclo Mestruale non deve essere per forza la causa di questo dolore!

E’ utile imparare a conoscersi (cosa mangio solitamente? ho sempre caldo?…), ad ascoltarsi (qual è il mio stile di vita? pratico dello sport?…), o a sentirsi (mi sento triste? mi agito spesso?….) permettendoci di scoprire la natura di questi dolori, se dobbiamo preoccuparcene e come fare per risolverli.

La prima cosa da fare è una visita ginecologica che possa aiutarci a comprendere ciò che ci sta succedendo creando, anche e soprattutto, una buona relazione con il professionista che ci prenderà in cura.

E’ facile che in terapia, lavori con pazienti che non conoscono il proprio corpo, alle quali non è mai stata fatta nessuna educazione sessuale e alle quali non è stato spiegato tutto quello che c’è da sapere sul Ciclo Mestruale, dal menarca fino alla menopausa.

E’ importante fare un’altra distinzione, per riconoscere e affrontare meglio la situazione, tra la Sindrome Premestruale o PMS: cioè una condizione fisio-patologica di origine biologica che può avere diverse intensità; i sintomi possono essere fisici, cognitivi e psicologici e si ritrovano durante il periodo del Ciclo Mestruale (scompaiono o diminuiscono con l’arrivo di quest’ultimo), ovulazione compresa, e tra il Disturbo Disforico Premestruale o PMDD: diverse donne ne soffrono senza saperlo perché risulta essere una forma SEVERA della Sindrome Premestruale. Una diagnosi prevede la presenza di 4/5 sintomi nel periodo premestruale come una grande Tristezza, dell’Ansia, l’Insonnia, l’Incantarsi, una Mancanza di Energia, una Difficoltà di Concentrazione, degli Attacchi di Fame e Voglia di cibi particolari etc etc…

Durante il Primo Festival del Ciclo Mestruale che si è tenuto a Milano a giugno 2022 ho avuto il piacere di conoscere un’associazione ITA-PMS fondata da donne che ne hanno sofferto, mettendo a disposizione un diario per monitorare i sintomi della sindrome premestruale. Qui di seguito il file: Diario rosa

Il dolore non può essere sempre e solo fisico, dobbiamo pensare che c’è anche quella parte di dolore emotiva, psicologica che ci fa vivere nel malessere e con l’idea che nulla potrà cambiare.

La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha incluso solo nel maggio del 2019 il PMDD nella categoria delle Malattie del Sistema Uro-Genitale.

Sono ancora tanti i professionisti non adeguatamente formati per identificare o per accorgersi che questa patologia ‘non visibile’ possa mettere a rischio qualsiasi donna.

mercoledì, 27 Luglio 2022 / Pubblicato il Curiosità
ghosting

Succede che sento spesso in Terapia questa frase: “….sono stato ghostato!

E mentre ascolto continuano a frullarmi questi pensieri in testa: “ma perchè stai ridendo mentre me lo racconti? perchè sembra che tu lo debba tollerare? 🤔
‘Il GHOSTING è quel tipo di comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale o amicale, e di scomparire dalla vita del partner, rendendosi irreperibile’ (cit. Treccani).
Pare andare per la maggiore tra i millennials (i nati tra gli anni ’80 e gli anni ’90) ed è un termine diventato popolare nel 2015.
Tutto nasce dal mondo dei Social Network📲: due persone che si sono conosciute, che hanno scambiato delle parole, magari anche delle emozioni, che hanno persino programmato di vedersi……..ad un certo punto smettono di farlo.
Di punto in bianco uno dei due decide che deve “sparire” facendo perdere le proprie tracce.
😳??!?Perché??!? 😳
Chiamiamolo come vogliamo, usiamo anche il termine in inglese ma se ci riflettiamo bene, questa forma di “maleducazione” (perchè lo è….) e poco rispettosa verso l’altro, ma è sempre esistita e purtroppo FA continuamente MALE!
C’è un Silenzio dall’altra parte che logora…..
C’è un’attesa che accende l’ansia…..
C’è un ritiro sociale che aumenta l’incapacità di confrontarsi…..
C’è un limbo un cui l’essere sospesi provoca del dolore….
C’è l’incertezza che aumenta il dubbio….
C’è un’organizzazione “macchiavellica”…..
Non sarebbe meglio chiudere con l’accortezza di utilizzare parole che hanno anche cura dell’altro o dell’altra, migliorando la capacità di Comunicazione, la Forza di affrontare situazioni complesse e la Consapevolezza di affermarci?!💁‍♀️
Il GHOSTING è una pratica da evitare e non deve essere ‘normalizzata’ sia per chi è stata la vittima (perché possa non riproporla a sua volta), sia per chi l’ha messa in atto (perché capisca l’importanza di essere assertivi nella vita): ➡️ piuttosto che “sparire” è utile avere la Forza di Chiudere! 😊